Il laboratorio di Fidia (Phidia) è forse il primo esempio conosciuto di luogo per il lavoro. Fidia in questo luogo (Olimpia) realizzò la statua crisoelefantina di Zeus . Nell’immagine a sinistra (scattata a Berlino) si vede il plastico di come doveva essere questo laboratorio; una costruzione a pianta rettangolare con dimensioni tali da poter ospitare la grande statua. Un luogo dove Fidia poteva passare gran parte della giornata a lavorare ma anche dove sicuramente discuteva con committenze ed operai.
I luoghi di lavoro si ritrovano poi nel corso della storia dove acquistano particolare importanza nel corso del XIX secolo e quindi agli inizi del ‘900. Alcuni sono diventati dei monumenti dell’architettura grazie a persone del calibro di Behrens. Peter Behrens (1868-1940) con la fabbrica di turbine AEG porta ai massimi livelli la qualità architettonica e la vivibilità di questi spazi. Una costruzione che magnificava la turbina, simbolo di un epoca che va veloce verso l’elettrificazione cambiando completamente i cicli produttivi e di vita di buona parta del mondo.
Anche in val di Cembra con la centrale elettrica di Pozzolago (1923), abbiamo un ottimo esempio di testimonianza di luogo per il lavoro, dove la struttura è pensata quasi più come una basilica che come uno spazio per contenere delle turbine. Il lavoro aveva una dignità e i suoi spazi ne erano fedeli testimoni: ariosità, luminosità, qualità dei materiali innanzitutto.
Ora si costruiscono “capannoni” che nulla hanno a che vedere con i tre esempi sopra citati