Soluzioni Co-Abitative (Colantoni)

Soluzioni Co-Abitative pierluigi colantoniLui è Pierluigi Colantoni: ho acquistato l’album di debutto di questo sorprendente cantautore. Un album piacevole, amabile, che racconta in 11 brani la costruzione di una vita di coppia con dei bei spunti di riflessione ed una buona dose di ironia. Non poteva mancare tra scaffali dell’Ikea, nozze e convivenza, la figura dell’architetto. Non mi identifico, ma è una visione interessante!

 

L’ARCHITETTO
Ditemi chi è quell’architetto che ha detto dentro il cesso
Io consiglio del parquet
Ogni volta che mi slaccio, ci cade sempre un goccio
E lei ce l’ha con me
Poi si è offeso perchè ho detto forse è il caso
Di prevedere un bidet
Guardi che questo non è un cesso ma uno spazio di gran lusso
Per me!
Ditemi chi è quell’architetto che ha architettato tutto per
fottermi
Ditemi dov’è quel maledetto lo cerco dappertutto
Poi con il suo tono “gnè gnè” ha detto questo ambiente
è davvero demodè
Io qui ci vedo una cucina tutta quanta in muratura acciaio
e wengè
No che non potevo immaginare seimila euro un’isola centrale
Ah come potevo immaginare una cappa a forma di astronave
Ditemi chi è quell’architetto che ha architettato tutto per fottermi
Ditemi dov’è quel farabutto mi ha tolto donna e tetto
Ho troppi debiti

2 commenti

  1. inzomma….secondo me ha visto troppo real time e non ha mai incontrati architetti veri (che credono veramente in quello che fanno con la A maiuscola) e poi bisogna fare una bella distinzione tra Architetti (idea rinascimentale di professionisti a 360° confermata da Rogers che diceva che un Architetto progetta un cucchiaino, una città e tutto quello che ci sta in mezzo) e interior designer.

    sono due figure molto diverse, con preparazioni diverse per avere sbocchi professionali diversi; i primi fanno tutto, i secondi ahimè solo due mani di vernice e interventi in cartongesso.

    nel complesso è bravo e ho sentito molti dei suoi brani su youtube, ha dei buoni argomenti e concordo soprattutto sul “problema ikea”.

  2. Pierluigi nel suo album si riferisce allo stereotipo dell’architetto che pensa solo alle cose d’effetto e …. con la puzza sotto il naso. Questa professione è poi distorta dalle imponenti figure delle archistar che progettano si a 360°, ma se lo possono permettere perchè hanno staff composti da centinaia di persone in grado di rielaborare qualsiasi idea che possano avere. L’ultima trovata/parodia è quella di Fufas/Fuksas/Crozza e lo stadio fatto di crackers: divertente sicuramente, ma che fa riflettere forse più del bel disco. E da qui si potrebbe aprire una discussione eterna!
    grazie del commento

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